Gli Alpini di Pinerolo sono state testimoni di una storia ricca di avvenimenti significativi. Dal momento della fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) nel 1923 alla rinascita della Sezione Alpini di Pinerolo nel 1947. E fino ai giorni nostri ha attraversato momenti di gioia, dolore e solidarietà. In questo articolo, esploreremo la storia delle Penne Nere di Pinerolo, ripercorrendo gli avvenimenti che hanno plasmato l’associazione nel corso dei decenni.
Le Origini dell’Associazione Nazionale Alpini a Pinerolo
Tutto ebbe inizio l’8 luglio 1919, quando l’Associazione Nazionale Alpini venne fondata a Milano. Tra i soci fondatori di questa prestigiosa associazione, vi erano anche due pinerolesi: Landi Mina Alfredo e Rosia Isidoro. Nonostante i loro sforzi nel diffondere la notizia e reclutare nuovi membri nel pinerolese, l’adesione alla neonata associazione milanese non raggiunse i risultati sperati. Probabilmente a causa della distanza dal capoluogo lombardo.
Tuttavia, nel 1922, durante i festeggiamenti per il 50° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini, l’idea di fondare una Sezione Alpini a Pinerolo prese forma. L’Avvocato Cerutti, uno dei promotori di questa iniziativa, presiedette un’assemblea preliminare il 26 febbraio 1923, durante la quale venne stabilita la data dell’assemblea costitutiva che portò alla nascita della Sezione Alpini di Pinerolo il 3 aprile 1923.
Con l’elezione dell’Avvocato Emanuele Cerutti come primo presidente della sezione, iniziarono una serie di iniziative volte a sostenere i bambini orfani di guerra dei caduti alpini presenti nel territorio pinerolese. L’associazione si impegnò economicamente per contribuire alla crescita di coloro che si trovavano in stato di necessità. Inoltre, furono posate lapidi in onore dei battaglioni alpini del pinerolese e furono organizzati raduni e conferenze per i soci e per la comunità.
Il Gagliardetto e la sua Importanza
Come ogni associazione, anche l‘ANA di Pinerolo desiderava avere un simbolo rappresentativo. Così, nel 1924, grazie all’impegno di un gruppo di donne pinerolesi, venne donato un gagliardetto di forma triangolare di colore verde. Questo gagliardetto divenne un’icona della sezione e simboleggiava l’appartenenza e l’orgoglio degli alpini di Pinerolo.
I Precursori dell’Associazione: La Società di Mutuo Soccorso tra Militari Alpini in Congedo
All’inizio del 1900, a Pinerolo, venne fondata la Società di Mutuo Soccorso tra Militari Alpini in Congedo. Questa associazione aveva lo stesso obiettivo delle altre società di mutuo soccorso che erano nate nella cittadina di Pinerolo a partire dal 1848. L’intenzione comune era quella di fornire sostegno e solidarietà ai propri associati durante momenti di necessità.
Il 1° marzo 1903, più di 200 alpini di Pinerolo e dei dintorni si associarono redigendo uno statuto che enunciava i diritti e i doveri degli iscritti. Il 20 settembre dello stesso anno, venne inaugurata la bandiera sociale, e circa 300 soci parteciparono a un banchetto augurale in occasione di questo importante evento.
Tuttavia, la tragedia del Beth nel 1904 mise a dura prova la neonata società. In seguito, la prima guerra mondiale portò sconvolgimenti anche all’interno della Società di Mutuo Soccorso tra Militari Alpini in Congedo. Nuove norme regolamentarono l’associazione e venne redatto un nuovo statuto dopo la guerra.
La Seconda Guerra Mondiale e la Rinascita della Sezione Alpini di Pinerolo
Durante la seconda guerra mondiale, la Sezione Alpini di Pinerolo dovette sospendere le sue attività poiché i soci furono richiamati al fronte. Tuttavia, nel 1947, una volta terminata la guerra, la sede nazionale di Milano nominò un commissario con il compito di ricostituire la sezione alpini a Pinerolo. Così, il 19 aprile 1947, la sezione rinacque con il suo nuovo presidente Ettore Serafino.
Negli anni successivi, si assistette alla rinascita dei gruppi che si erano sciolti e alla nascita di nuove realtà alpine dove non erano ancora presenti. Grazie agli sforzi dei soci, la Sezione Alpini di Pinerolo raggiunse le attuali 48 unità di gruppi raccolti sotto la sua ala. Durante questo periodo, si organizzarono raduni sezionali, vennero inaugurati monumenti in memoria degli alpini e dei battaglioni alpini, e si raggiunse il traguardo dei cinquant’anni di vita della sezione.
Contributi alla Comunità e Difficoltà Affrontate
La solidarietà è sempre stata uno dei pilastri fondamentali della Sezione Alpini di Pinerolo. Fin dai primi anni, l’associazione si è dedicata al sostegno dei bambini orfani di guerra dei caduti alpini nel territorio pinerolese. Nel 1917, la sezione contribuì finanziariamente al sostentamento di questi bambini, rafforzando il legame tra gli alpini e la comunità locale.
Inoltre, furono organizzate manifestazioni e veglie, come la Veglia Verde, che si teneva presso il Teatro Sociale di Pinerolo. Questo evento danzante riscosse un grande successo e contribuì a rafforzare il senso di appartenenza degli alpini di Pinerolo.
Tuttavia, durante gli anni di guerra e successivamente, la sezione dovette affrontare diverse difficoltà. Le norme fasciste portarono a un cambiamento nella denominazione dell’Associazione Nazionale Alpini, che divenne il X° Reggimento Alpini. La Sezione di Pinerolo assunse il nome di Battaglione Val Chisone, e la sede dovette subire diversi spostamenti nel corso degli anni.
Nonostante queste difficoltà, la Sezione Alpini di Pinerolo continuò ad organizzare raduni, a sostenere iniziative di solidarietà e a preservare le tradizioni degli alpini. Nel 1976, in risposta al terremoto del Friuli, l’associazione dimostrò grande efficienza e prontezza nel fornire soccorso alla popolazione colpita. Questo evento fu la prima scintilla che portò alla creazione della Protezione Civile Nazionale Alpina.
I Successi e le Sfide Futuro
Negli ultimi anni, la Sezione Alpini di Pinerolo ha raggiunto numerosi traguardi, tra cui l’acquisizione della piena proprietà della sede sezionale e l’organizzazione di iniziative di solidarietà come l’Operazione Stella Alpina. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare. Ad esempio, l’abolizione della chiamata obbligatoria alle armi ha portato a una diminuzione degli iscritti all’associazione.
Nonostante queste sfide, la Sezione Alpini di Pinerolo continua ad impegnarsi nel preservare le tradizioni, nel sostenere il prossimo e nel ricordare gli avvenimenti del passato. Il Concerto tra le Vette, le adozioni a distanza e il Premio Fedeltà alla Montagna sono solo alcuni esempi delle iniziative che l’associazione porta avanti.
Mentre celebra il suo centenario nel 2023, la Sezione Alpini di Pinerolo continua a essere un punto di riferimento per gli alpini e per la comunità locale. Nonostante le sfide che il futuro può portare, l’associazione si impegna a preservare il legame tra gli alpini e a promuovere la solidarietà e l’amore per la montagna.
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